Il 18 marzo 1719 l\u2019imperatore Carlo VI ha istituito il Porto Franco di Trieste. Una \u201cpatente\u201d che ha mutato il corso della storia della citt\u00e0 e, in effetti, anche dell\u2019impero d\u2019Asburgo prima e dei mercati europei poi. In questi tre secoli, infatti, lo scalo giuliano ha avuto un ruolo fondamentale nelle relazioni commerciali tra Vecchio Continente e Oriente. Basti pensare allo sviluppo dei traffici intervenuto con l\u2019apertura del canale di Suez.
\nUn tratto di storia cos\u00ec lungo e denso merita di esser indagato e raccontato.
\nL\u2019occasione pu\u00f2 e deve costituire l\u2019opportunit\u00e0 di riflettere sulle peculiarit\u00e0 e sull\u2019identit\u00e0 del porto e della citt\u00e0 stessa in cui \u00e8 inserito e di cui \u00e8 motore economico da sempre.<\/p>\n
La stessa fondazione di Trieste, a partire appunto dal XVIII secolo, dipende dalla scelta di Carlo VI e di Maria Teresa di eleggervi \u201cil\u201d porto dell\u2019Impero. Un porto che ha suscitato l\u2019impianto a Trieste delle pi\u00f9 varie e qualificate imprese economiche. Tra di esse, possiamo ricordare alcune delle maggiori compagnie assicurative della storia italiana e europea, nonch\u00e9 la cantieristica oggi leader mondiale nel settore crocieristico.
\nNon di meno dovremo ricordare che la presenza dello scalo ha determinato l\u2019avvio di attivit\u00e0 specifiche come l\u2019import-export di caff\u00e8 e delle lavorazioni industriali a esso collegate.
\nTutto parla del porto e del mare a Trieste.<\/p>\n
Rileggendo la storia e a partire dal patrimonio anche materiale di cui siamo eredi, il porto di Trieste sta vivendo una fase di straordinario rilancio, assumendo un ruolo primario a livello nazionale (primo scalo italiano per traffico e movimentazione ferroviaria) e internazionale (snodo di riferimento in Europa per la Nuova Via della Seta). In questo senso va l\u2019attualizzazione dello status giuridico di Porto Franco. In questo senso va il potenziamento della rete infrastrutturale in larga parte concepita e realizzata gi\u00e0 in et\u00e0 imperiale: un punto di forza assolutamente unico di Trieste consiste nei fasci di binari capillarmente presenti in ogni banchina e nella parte retroportuale. Infrastrutture ferroviarie che grazie a collegamenti giornalieri diretti raggiungono le principali destinazioni europee.
\nUno scalo internazionale dunque, porta da e verso l\u2019Europa e il Far East.
\nLa modernit\u00e0 del disegno economico-politico immaginato tre secoli fa non \u00e8 dunque un astratto omaggio al porto di ieri e al passato, ma una riflessione che vale anche per il porto di oggi e di domani e per le ulteriori strategie di sviluppo in via di attuazione.<\/p>\n
Zeno D\u2019Agostino<\/em> Il 18 marzo 1719 l\u2019imperatore Carlo VI ha istituito il Porto Franco di Trieste. Una \u201cpatente\u201d che ha mutato il corso della storia della citt\u00e0 e, in effetti, anche dell\u2019impero d\u2019Asburgo prima e dei mercati europei poi. In questi tre secoli, infatti, lo scalo giuliano ha avuto un ruolo fondamentale nelle relazioni commerciali tra Vecchio […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":0,"parent":0,"menu_order":0,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","template":"page-storia.php","meta":{"footnotes":""},"acf":[],"yoast_head":"\n
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