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Domenica il secondo appuntamento delle lezioni per i 300 anni del Porto Franco

Al via il secondo appuntamento delle “Lezioni per il terzo centenario”, organizzate dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale in collaborazione con Laterza Editori, per celebrare il 300° anniversario del Porto Franco.
Dopo l’approfondimento a tema storico con Giulio Mellinato, lo scrittore Mauro Covacich inviterà il pubblico a immergersi nella riflessione letteraria “Il porto nell’identità e nella cultura di Trieste”. La lezione sarà introdotta dal giornalista Alessandro Mezzena Lona.
“Il porto è un elemento quanto mai emblematico per la storia culturale di Trieste – spiega Covacich – perché combina insieme i due elementi tipici della città, ovvero l’elemento caldo, levantino, che racchiude la relazione della città con i suoi commerci e l’elemento freddo, tipico della cultura asburgica. Questi due aspetti si incontrano nel concetto di Porto Franco, che indagheremo dal punto di vista letterario in questa lezione celebrativa”.

La lezione di Covacich partirà dalla letteratura vista come porto franco dell’esistenza: l’anniversario sarà l’occasione per ragionare sull’aspetto commerciale della vicenda umana, per arrivare alla letteratura attraverso gli oggetti rappresentativi della città di Trieste. Oggetti che rimandano ognuno a un aneddoto, una storia simbolica, come nel caso dell’anguria di Saba, della pistola di Michelstaedter, del traghetto di Quarantotti Gambini, o l’acquaragia di Svevo e il telo da spiaggia di Magris. Una riflessione che indagherà anche il rapporto che ciascuno scrittore aveva con gli altri grandi nomi della Trieste letteraria e con l’elemento principe della città, il mare.

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